- 01/04/2009
- Francesco Saverio Trincia
- V (2009)
- Saggio
Freud muore il 23 settembre 1939 alle tre di notte nella casa di Londra in cui viveva dopo la fuga dell’anno precedente da Vienna minacciata dai nazisti. Nella vicenda della sua morte, Freud ha messo in scena la propria teoria della morte, la propria nozione psicoanalitica di «morte»: egli ha configurato la sua vicenda vitale nella forma di una corrispondenza anche finale tra vita e pensiero, che gli ha permesso di morire riconoscendo liberamente la doppia necessità di quest’ultimo – quella che attiene alla sua serena ineluttabilità e quella che concerne la coerenza interna del pensiero della morte. Si propone qui un’analisi della «morte» di Freud nei testi ben noti risalenti al 1915, Caducità, Noi e la morte, Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte, Lutto e melanconia, tentando di farli parlare anche alla nostra coscienza etica e alla nostra sensibilità bioetica, con l’andare al fondo e al di là della trasparente chiarezza di quel che vi si dice.