- 01/04/2006
- Michele Alessandrelli
- II (2006)
- Recensione
I lavori qui presentati riepilogano la lunga e appassionata meditazione di Emidio Spinelli su quel ricco e controverso fenomeno filosofico che viene oggi, senza troppi distinguo, rubricato come scetticismo neopirroniano. Anche se non pensati originariamente, almeno in modo esplicito, come parti di un tutto, essi risultano caratterizzati da una forte unità tematica, dovuta al privilegio accordato da Spinelli a Sesto Empirico, sicuramente il più illustre fra gli esponenti del neo-pirronismo. Va detto subito che è proprio il focus su Sesto a consentire a Spinelli di esaltare per contrasto la pluralità di voci in cui lo scetticismo neopirroniano si è declinato nel corso della sua storia. Spinelli invita a leggere i suoi saggi nell’ordine in cui sono raccolti nel volume, per seguire passo dopo passo le critiche, le argomentazioni, le posizioni di Sesto e del movimento di pensiero che egli così degnamente rappresenta o ricapitola. Scopo di Spinelli è consentire un avvicinamento al neo-pirronismo antico come a una delle correnti filosofiche più attraenti e senza dubbio storicamente più ricche di “posterità teorica”.