- 01/04/2006
- Massimiliano Biscuso
- II (2006)
- Saggio
Il saggio tenta di ricostruire, valendosi dello studio delle carte postume e dell’epistolario, in parte ancora inedito, la genesi e le vicende della composizione della Critica del capire, il capolavoro di Luigi Scaravelli. Apparso nel novembre 1941, il libro era stato però iniziato almeno un decennio prima, sotto l’impulso di esigenze teoretiche emerse durante un lavoro su Platone condotto dal filosofo fiorentino nella seconda metà degli anni Venti e mai portato a termine. La ricerca mostra le difficoltà di Scaravelli nella stesura dell’opera, difficoltà dovute sia a ragioni estrinseche (malattie e impegni di lavoro), sia soprattutto a ragioni intrinseche, che lo convinsero a rinunciare ad una conclusione «positiva» e ad attestarsi su una posizione rigorosamente «critica». Originariamente concepita in otto capitoli, la Critica del capire subirà nel corso della composizione una progressiva concentrazione degli argomenti, che dà ai cinque capitoli di cui si compone un ritmo serrato e che ne rende ardua la lettura.