- 01/04/2009
- Stefania Pietroforte
- V (2009)
- Recensione
Marcello Mustè è autore ben noto agli studiosi di filosofia italiana. Molti suoi scritti, in forma di saggio, di monografia o di articolo, dedicati per esempio a Omodeo, Croce, Gioberti, si sono distinti come lavori intelligenti e accurati di ricostruzione storiografica e di penetrazione concettuale dei temi volta a volta prescelti. Ora questo studioso, la cui valentìa non ha bisogno quindi di ulteriori riprove, ci propone un diverso studio, che ha ad oggetto la vicenda dell’idealismo italiano, cioè quel crogiuolo di dottrine e concetti che presero forma nella riflessione filosofica di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile e dalle loro opere si trasmisero ad altri importanti pensatori, spesso classificati, in modo semplificato e forse anche superficiale, come loro “seguaci”.