Recensione a L. M. Scarantino, Giulio Preti. La costruzione della filosofia come scienza sociale, Bruno Mondadori, Milano 2007

Ci si ingannerebbe di certo qualora si considerasse quale oggetto unico della ricostruzione del volume di Scarantino il pensiero filosofico di Giulio Preti ─ il suo sviluppo e le sue aporie; i suoi debiti e la sua originalità. Il testo vuole infatti contribuire, intendendo quindi scavare ben più in profondità, alla ricostruzione, non crediamo di esagerare nel dir ciò, di un intero mondo filosofico. Perché prima di risolversi nell’analisi minuziosa e accurata dei principali nodi teoretici dell’avventura speculativa pretiana; prima di voler rintracciare i fili che lo legarono, e sempre, a quel maestro dal quale comunque si congedò presto; e ben prima di presentare, nella sua struttura essenziale, la teoresi di Banfi e della sua fenomenologia trascendentale delle varie forme della cultura ─ prima di essere, quindi, tutto ciò, il volume di Luca Scarantino intende offrire, schizzandolo alla maniera degli impressionisti, un quadro della cultura e dell’Università a Milano.