- 01/04/2008
- Luca Viglialoro
- IV (2008)
- Recensione
Scritture estreme di Franco Rella tenta un confronto tra due scrittori all’apparenza molto distanti: Proust e Kafka. Il paragone è pericoloso. Già Benjamin, in una lettera del ’28 a Scholem, dichiarava di voler scrivere un saggio sui questi due autori, ma il progetto non si realizzerà mai concretamente. Rella, per raccogliere questa eredità rimasta incompiuta, parte proprio da una nota di Passagen-Werk (l’opera più importante di Benjamin), in cui gli scrittori si incontrano sotto il segno di Baudelaire. Il poeta francese è infatti il precursore di due tematiche centralissime nell’opera sia di Proust sia di Kafka: il tempo perduto (nel senso di un tempo indisponibile a qualsiasi categorizzazione) e la frammentazione allegorica della modernità (che consiste nel vedere ciascun lato dell’epoca in cui viviamo come votato ad un’infinita trasposizione letteraria).