- 01/04/2008
- Federica Buongiorno
- IV (2008)
- Recensione
Il libro è il risultato dell’attività di ricerca svolta dall’Autrice nel corso del dottorato in Filosofia conseguito presso l’Università degli Studi «Sapienza» di Roma, avvalendosi anche di ricerche condotte presso lo Husserl Archiv di Leuven, sino alla pubblicazione a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. Alessandra Penna prende in esame l’assai complessa questione della costituzione temporale nella fenomenologia di Edmund Husserl in relazione a tre gruppi di scritti husserliani – le Zeitvorlesungen del 1905, i Bernauer Manuskripte (BM) del 1917/18 (editi nel 2001) ed i cosiddetti Manoscritti C del 1929/34 (editi soltanto nel 2006) – evidenziando da un lato le diversità teoriche e linguistiche maturate da Husserl nel corso della sua trentennale riflessione su un tema cruciale per la fenomenologia quale è quello della temporalità, dall’altro sottolineando la forte continuità che, pur nel suo interno sviluppo, ha caratterizzato negli anni quella riflessione.