Recensione a M. Ferrari, Non solo idealismo. Filosofi e filosofie in Italia tra Ottocento e Novecento, Le Lettere, Firenze 2006

 Il volume di Massimo Ferrari Non solo idealismo raccoglie dieci saggi (dei quali solo uno inedito) dedicati ciascuno ad un personaggio o momento della storia della filosofia italiana a cavallo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. La crisi del positivismo, le indagini etiche di Ludovico Limentani, gli sviluppi della filosofia kantiana in Italia, la riflessione di Juvalta, gli studi di Enriques, il neokantismo di Fiorentino e Tocco, il pragmatismo di Vailati, l’evoluzione di Varisco, la filosofia religiosamente ispirata di Martinetti rappresentano episodi di un impegno filosofico che, con modalità in ciascun caso diverse e originali, accomuna personalità più o meno spiccate che tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento si sono dedicate alla soluzione di problemi filosofici importanti. Di ciascuno Ferrari tratteggia il profilo analizzando minutamente, con attenzione al particolare e scrupolo di completezza, il fulcro d’interesse attorno al quale quel filosofo ha lavorato con più energia ed esprimendo le sue migliori qualità. Questo modo della trattazione è certamente legato al fatto che gli studi qui raccolti sono stati scritti l’uno a prescindere dall’altro in un lungo arco di tempo (vent’anni circa), quasi che ogni volta l’autore non avesse di mira altro che la ricostruzione di quella specifica vicenda filosofica. E le cose devono essere andate proprio così, se è vero che oggi è possibile leggere ciascuno dei capitoli che compongono il libro di Ferrari come un lavoro in sé concluso e del tutto autosufficiente.