La nuova traduzione italiana di Essere e tempo di Alfredo Marini

Il testo discute la nuova traduzione di Essere e Tempo di Martin Heidegger, ad opera di Alfredo
Marini. Non si tratta di una mera querelle fra traduttori, ma della questione che sottende il problema del tradurre in generale e che, nel caso di Heidegger, si fa ancora più dirimente e ci coinvolge più da vicino. Questo non solo perché, concernendo l’opera del filosofo che ha posto come nessun altro tradizione e traduzione al centro del suo pensiero, porta a dover riflettere sulla reciproca implicazione ermeneutica di traduzione e interpretazione da lui teorizzata, ma anche perché il problema del «trapasso dallo spirito di una lingua (Sprachgeist) in quello di un altra» riguarda, più semplicemente, il problema pratico della traduzione e ri-traduzione di un testo, come Sein und Zeit, la cui prima e unica traduzione italiana, quella di Pietro Chiodi, da decenni domina la prassi linguistica della cultura filosofica italiana.