- 01/12/2016
- Marco Diamanti
- XI (2016), 2
- Recensione
Il libro affronta il problema della riflessione attualistica in ambito giuridico con riferimento ai
protagonisti che hanno contribuito ad animarla con la loro opera. Concentrandosi su sei figure
principali, tra le quali spicca Giovanni Gentile – fondatore dell’attualismo e promotore della
riflessione attualistica in ambito giuridico – l’autore presenta il movimento complessivo di questa
riflessione come l’evoluzione interna a una «scuola», caratterizzata da un orizzonte filosofico
unitario e da una linea teorica riconducibile alla filosofia di Gentile. Sebbene, infatti, come
l’autore suggerisce, a un primo sguardo le divergenze possano risultare più evidenti delle affinità,
il carattere unitario della «scuola» emerge nei seguenti tre aspetti. Il primo aspetto riguarda il
superamento della scuola positiva (nata dalle indagini di Cesare Lombroso) e della sintesi di
questa con la scuola classica (di ascendenza illuministica e nata dall’opera di Cesare Beccaria),
insufficienti nel rendere ragione della vera scaturigine del fatto delittuoso. Il secondo aspetto si
riferisce alla natura «non coattiva» della norma giuridica, che si configura come un prodotto
«voluto» e introiettato dall’io nella sua realtà spirituale. Il terzo e ultimo aspetto riguarda il
«carattere antiteoreticista» comune agli autori trattati.