Recensione a E. Stimilli, Debito e colpa, Ediesse, Roma 2015

La questione del debito è un tema di grande attualità e il merito della ricerca di Elettra Stimilli
è quello di averne messo in luce e problematizzato le radici filosofiche, sottraendo, in modo
astuto, il dibattito allo sterile dominio di un linguaggio prettamente economico. Illuminata da una
costellazione di autori che da Paolo arriva a Foucault, passando per Benjamin e Schmitt,
Agamben e Esposito, l’analisi che questo libro offre si pone in continuità con il precedente lavoro
dell’autrice (Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo, Quodlibet, Macerata 2011), pur avendo un
intento più divulgativo, come testimoniano due strumenti utili, quali il glossario e la bibliografia
ragionata alla fine del libro.