- 01/06/2014
- Massimiliano Biscuso
- IX (2014), 1
- Recensione
L’incompiuto Compendium grammatices linguae Hebraeae appartiene, senza dubbio, alle opere
minori di Bento/Baruch Spinoza. Pubblicato nel 1677 negli Opera posthuma – ma non in De
nagelate Schriften (la versione nederlandese degli scritti postumi apparsa nel medesimo anno), quasi
ad indicarne la natura puramente erudita e quindi poco interessante per un pubblico più vasto di
quello che poteva accedere agli Opera – e ripubblicato da Carl Gebhardt nell’edizione delle opere
complete (Spinoza Opera, Heidelberg 1925, 4 voll., I, pp. 283-403), il Compendio ha conosciuto un
ristretto numero di traduzioni nelle lingue moderne, per lo più all’interno di edizioni complessive.