- 01/04/2011
- Alessandro Aprile
- VII (2011)
- Recensione
Il nuovo lavoro di Guido Verucci è il frutto di una ricerca condotta prevalentemente su
materiale inedito conservato presso l’archivio della Congregazione per la dottrina della Fede e
riguardante uno dei fenomeni più importanti, e discussi, nella storia della chiesa cattolica del XX
secolo: il modernismo. L’apertura stabilita nel 1998 degli archivi della suddetta Congregazione, che
nel 1965 sostituì l’antico Sant’Offizio, ha dato nuovo impulso alla ricerca storica, permettendo di
conoscere in maniera dettagliata l’attività repressiva messa in atto dalla chiesa di Roma contro
quella che, non casualmente, Verucci definisce “l’eresia del Novecento”. Il volume contribuisce
infatti a far luce sulle modalità dell’antimodernismo e sulle continuità, o discontinuità, con le quali la
chiesa di Roma affrontò la “questione modernista” anche quando gli anni più violenti della crisi,
inquadrabili storicamente nel pontificato di Pio X (1903-1914), sembravano ormai superati.