- 01/04/2011
- Fiorinda Li Vigni
- VII (2011)
- Recensione
Fabio Vander si propone in questo testo di ricostruire un «profilo della modernità italiana»,
alla luce del nesso fra filosofia e politica: al centro dell’analisi è la categoria di «classe politica»,
secondo una linea elitista che Vander giudica in definitiva estranea alla democrazia.
Le radici di questa concezione vanno ricercate secondo l’autore nelle dottrine politiche di Platone
e di Aristotele, fatte convergere nell’idea della saggezza, della phronesis, come suo tratto distintivo: in tale prospettiva la difesa della medietas, del «giusto mezzo», si traduce secondo l’autore nella tesi della «classe media» come fulcro di ogni sistema politico.