- 01/04/2011
- Federico Morganti
- VII (2011)
- Recensione
Il ‘darwinismo’, viene fatto di dire, si disse in molti modi. Molteplici e diversificate furono
infatti le ricezioni e le reazioni a On the Origin of Species all’indomani della sua pubblicazione (24
novembre 1859), al punto da far quasi pensare, darwinianamente, a un caso di “adattamento” di
un singolo insieme d’idee a una molteplicità di contesti. Un fenomeno, peraltro, già largamente
studiato, il cui esame ha prodotto risultati interessanti come The Comparative Reception of Darwinism, a cura di Thomas F. Glick (The University of Chicago Press, 1988), e il recentissimo The Reception of Darwin in Europe, a cura di Eve-Marie Engels e Thomas F. Glick (Continuum, 2008). Per
quanto riguarda gli studi sul darwinismo in Italia, non posso in questa sede che limitarmi a
ricordare gli ormai datati ma ancora validi studi di Giovanni Landucci (Darwinismo a Firenze,
Olschki, 1977) e di Giuliano Pancaldi (Darwin in Italia, Il Mulino, 1983),