- 01/04/2005
- Federica Buongiorno
- I (2005)
- Recensione
Il testo, scritto da Vittorio Possenti (docente di filosofia politica presso l’università di Venezia) in occasione del centenario della nascita di Giorgio La Pira riprendendo e riadattando un proprio saggio del 1983 dedicato al pensiero lapiriano, presenta la finalità dichiarata di approfondire il rapporto che lega la prospettiva storico-religiosa e l’azione politica di La Pira (eletto sindaco di Firenze per ben tre volte tra il 1951 ed il 1961) alla dottrina tomistica che ne fa da retroterra teorico. A tale scopo l’autore inserisce in chiusura del testo una lunga appendice contenente alcuni passi scelti dalle numerose opere lapiriane incentrate sul pensiero di S. Tommaso: i riferimenti principali sono ai due scritti “Spiritualità cristiana e spiritualità laica” (1948) e “Omaggio al maestro” (testo raccolto nel 1974 in occasione della commemorazione per il VII centenario della morte dell’Aquinate). Secondo Possenti sono questi i testi più indicativi per comprendere appieno l’interpretazione lapiriana del tomismo e pertanto egli vi fa costante riferimento nel costruire l’argomentazione del suo stesso saggio, volto a dimostrare l’essenziale attualità di quella interpretazione. La spiritualità cristiana vede nell’atto interiore di contemplazione di Dio il suo fine supremo, mentre quella laica fa di un’attività esterna, rivolta alla sfera economico-politica, la bussola orientatrice dei propri fini: il progressivo affermarsi di questo secondo tipo di spiritualità, con la conseguente riduzione del ruolo della grazia divina nel mondo e la sua separazione dalla natura, hanno innescato la “crisi” del mondo moderno, il quale sembra aver dimenticato l’insegnamento di S. Tommaso secondo cui la felicità dell’uomo (la sua beatitudine) sta solo in Dio e nella visione intellettuale a lui rivolta. La riflessione sulla crisi del mondo uscito dalla Riforma è una delle questioni principali evidenziate da Possenti nella sua analisi degli scritti di La Pira, il quale si è formato non solo su Tommaso ma anche sui testi di Maritain, Mounier, Spengler, Freud; autori che in varie forme si sono occupati di questo tema. La soluzione della crisi sarà per La Pira, costantemente guidato da un incrollabile ottimismo di matrice cattolica, l’inevitabile ritorno alla spiritualità cristiana e a Dio, al Vangelo e alla fede nella grazia, da ottenere mediante il riferimento alla “Summa theologiae” di S. Tommaso, vista come l’impalcatura razionale in grado di attualizzare i testi sacri rendendoli le sole chiavi interpretative e dirimenti del presente.